Il 26 agosto è la Giornata Internazionale del Cane, nata nel 2004 negli Stati Uniti su iniziativa dell’esperta di animali domestici Colleen Paige. In Italia le associazioni del settore alimentazione per cani chiedono la riduzione dell’IVA per il pet food e per le spese veterinarie
Perché il 26 agosto è la Giornata Internazionale del Cane
La data del 26 agosto si riferisce al giorno in cui la famiglia di Colleen adottò il primo cane, quando lei aveva 10 anni. Da allora, gli animalisti di vari Paesi in tutto il mondo hanno dato voce alla sua iniziativa di dedicare una giornata ai cani, che oggi si festeggia ovunque.
Paige ha anche aperto un sito, anzi un portale, dedicato alla “sua” creatura, la Giornata Internazionale del cane: andando su nationaldogday.com si viene accolti da un video ispirazionale sulla vita insieme al proprio cucciolo, fatta di sguardi, carezze e coccole indimenticabili. Il titolo la dice lunga: “Beneath The Fur”, ovvero “Sotto la pelliccia”. Ci sono poi consigli degli esperti per adottare un cane e prendersene cura giorno dopo giorno, oltre a foto dolcissime di cani di ogni razza, colore, taglia e provenienza che potrebbero convincere persino un gattofilo puro a correre al canile e adottare un bastardino (di cane, ovviamente).
Meno spese per chi ha un cucciolo!
La Giornata Internazionale del Cane è anche l’occasione per ripensare a come non penalizzare economicamente chi possiede un cane: il 40% delle famiglie italiane vive con un cane e/o un gatto e deve sostenere spese ingenti per il cibo e per le cure veterinarie. Gli alimenti per questi animali e le prestazioni veterinarie sono gravati da un’aliquota IVA al 22%, come fosse un bene di lusso.
Negli altri Paesi avere un cane costa meno
Tant’è che in Germania, in considerazione della quotidianità d’utilizzo e del ruolo degli animali d’affezione in società, l’aliquota IVA sugli alimenti per cani e gatti è al 7%. Le famiglie italiane quindi sopportano un’IVA pari a più di 3 volte quella delle famiglie tedesche. In occasione della giornata mondiale del cane, celebrata in tutto il mondo il 26 agosto, le più importanti associazioni di settore chiedono al Governo e al Parlamento la rimodulazione dell’IVA al 10% per alimenti cane e gatto e prestazioni veterinarie. Una riduzione che avrebbe ricadute importanti sul portafoglio del 40% delle famiglie italiane.
Lettera aperta al Governo: il cane non è un bene di lusso
Una lettera aperta è stata inviata a Governo e Parlamento, firmata da Assalco (Associazione Nazionale tra le Imprese per l’Alimentazione e la Cura degli Animali da Compagnia) insieme alle maggiori Associazioni del settore che riuniscono Medici Veterinari e Imprese dell’alimentazione animale e dei farmaci veterinari (Anmvi, Fnovi, Simevep, Enpav, Aisa, Ascofarve e Assalzoo). I cani migliorano la vita dei proprietari con l’affetto e la compagnia, ma apportano benefici anche all’intera collettività italiana, alla quale contribuiscono con “incarichi di rilievo”, quali l’assistenza ai non vedenti, il soccorso alle persone in situazioni di emergenza, nonché svolgendo un ruolo importante nei percorsi di riabilitazione più diversi.
Non solo “il miglior amico dell’uomo”
Non vi diremo che il cane è il miglior amico dell’uomo, lo abbiamo sentito e letto troppo spesso. Ma di sicuro il cane è una presenza benefica per la salute fisica e psicologica di tutti, e in particolare di bambini, anziani e malati. Tant’è che in molti ospedali in tutto il mondo, con il consenso dei medici sono previsti momenti di ricreazione con i cuccioli. Gli studi scientifici dimostrano infatti che accarezzare un cane e prendersene cura innalza i livelli di serotonina, il neurotrasmettitore detto anche “ormone della felicità”, e abbassa quelli del cortisolo, che invece sale proporzionalmente allo stress.
I 5 (e più) benefici per la salute
Come riporta l’Agenzia Ansa, secondo Marco Maggi, Coordinatore dei Servizi Sanitari di Ca’ Zampa (il primo Gruppo in Italia che offre servizi per il benessere degli animali domestici), sono 5 i benefici legati alla presenza di un cane all’interno del nucleo familiare. I cani aiutano i bambini e gli adolescenti a crescere in modo equilibrato e responsabile, migliorandone la capacità di socializzazione e favorendo il senso di appartenenza familiare.
Perché un cane fa bene ai nonni
Secondo il Rapporto Senior Italia FederAnziani su “Over 65 e Animali da Compagnia”, nel solo triennio 2015-2017, la percentuale degli anziani che hanno adottato un cane è salita dal 39% al 55%. E il 68% degli anziani afferma che la compagnia del proprio animale influenza molto il proprio benessere fisico e mentale.
Avere un cane tiene in forma
Adottare un cane fa bene alla salute di tutti anche perché ci obbliga al movimento: prendersene cura vuol dire infatti accompagnarlo a “sgranchirsi le zampe” e a fare i bisogni almeno due volte al giorno, ma spesso le condizioni di salute o caratteriali del pet impongono uscite più frequenti. E così, a sgranchirsi le zampe sono anche i padroni e padroncini di ogni età. Da un’analisi della letteratura scientifica internazionale condotta dal Centro Studi Senior Italia, emerge che i possessori di cani hanno il 57% di probabilità in più di svolgere attività fisica rispetto a chi non ne ha. Praticare sport con il proprio animale domestico può essere di grande stimolo.
Il cane migliora il nostro rapporto con la natura
Avere un cane spinge anche i più pigri e solitari ad uscire da casa con qualsiasi tempo e temperatura e anche a raggiungere luoghi all’aria aperta dove farlo correre in libertà. Ma non solo. Recenti studi scientifici condotti dal presidente della Fondazione Affinity Animali e Salute rivelano che oltre il 75% dei padroni vede il proprio animale come qualcosa di più di un amico.
Chi ha un cane diventa più socievole
Anche i più timidi, solitari e musoni, se sono anche amanti di cani non resistono ad ammirare o accarezzare, quantomeno ad avvicinarsi a un cucciolo per la strada. È il motivo per cui i cani aiutano nella riabilitazione sociale, nella cosiddetta Pet Therapy, terapia dell’animale da affezione, spesso utilizzata come supporto a disabili, non vedenti o per chi soffre di autismo. Uno studio dell’associazione American Humane dedicato benefici della presenza di un cane all’interno di famiglie con giovani pazienti ricoverati a causa di cancro ha dimostrato che la presenza di un animale può dare supporto ed influenzare positivamente le famiglie e i giovani pazienti.
26 agosto 2020
(Fonte IO DONNA)