Trump a favore della caccia di orsi e lupi nei parchi naturali dell’Alaska: protesta animalista

Tempo trenta giorni e i desideri dei più accaniti cacciatori di trofei saranno finalmente (e di nuovo) realtà. Il presidente americano Donald Trumpinfatti, come riportato dal Washington Post, ha di fatto abolito tutta una serie di divieti che, introdotti dalla precedente amministrazione guidata da Obama, avevano finora tutelato la fauna selvatica. Così, tra poche settimane, si potrà tornare a cacciare orsi e lupi e coyote H24.

Tra le novità (re)introdotte, la possibilità di cacciare nelle riserve naturali dell’Alaska e la non proprio onorevole pratica della caccia in tana. A proposito di quest’ultima tattica, torneranno nuovamente utili le vecchie tecniche adoperate da taluni cacciatori per stanare la preda di turno. Tra queste, le appetitose ciambelle per mamma orsa e i suoi cuccioli, offerte prima di premere il grilletto e l’uso dei fari in caso di caccia notturna a lupi e coyote. E poi, si potrà sparare a bordo di velivoli, imbarcazioni varie e motoslitte.

Persino il sacro letargo, in caso si fosse a caccia di orsi, potrà essere profanato e i cuccioli sparati. La senatrice repubblicana Lisa Murkoswski, a proposito della questione, ha dichiarato al Washington Post. “E’ una decisione che protegge le tradizioni di caccia e pesca in Alaska, che difende i diritti di quello stato”. Tradizioni indubbiamente degne del miglior Davy Crockett d’annata (17 Agosto 1786 – 6 Marzo 1836)   

di Remo Sabatini

10 giugno 2020

(Fonte IL MESSAGGERO)