Amici per la pelle.
Il cane è da almeno nove mila anni – dai tempi del Neolitico – un compagno fedele per l’uomo e forse adesso possiamo capire il perché.
Avere una passione per i cani è scritto nei geni. Un team di scienziati svedesi e britannici ha condotto un’indagine scientifica sul DNA per valutare “l’ereditabilità” dell’amore per gli amici a quattro zampe, confrontando il genoma di 35.035 coppie di gemelli inclusi nello Swedish Twin Registry. I risultati sono pubblicati sulla piattaforma online Scientific Reports. Eccoli.
Mentre i gemelli identici condividono l’intero genoma, quelli non identici condividono solo circa la metà del loro corredo genetico. Pertanto, analizzandolo, gli scienziati possono confrontare l’impatto dell’ambiente rispetto alla genetica di un determinato elemento. Secondo quanto rilevato dalla ricerca, se un gemello identico possiede un cane, aumentano le probabilità che anche il fratello sia proprietario di un quattro-zampe; una scoperta che gli scienziati attribuiscono per oltre il 50% al loro genoma condiviso.
Secondo gli esperti, comunque, anche l’ambiente influenza la nostra preferenza nei confronti di questo animale, un elemento che veniva già dato per scontato precedentemente. Ciò che è innovativo, è il ruolo dei geni. Tuttavia, gli esperti guidati dall’Università di Uppsala (Svezia) non hanno ancora chiarito quali siano quelli che influenzano l’amore per i cani.
Lunedì 20 Maggio 2019
(Fonte IL MESSAGGERO)