GLI ANIMALI NELL’ARTE. DAL RINASCIMENTO A CERUTI
Nella grande pittura antica, celebri dipinti hanno raccontato l’incontro tra gli uomini e gli animali: il leone consola San Girolamo, straziato dalla penitenza, San Giorgio a cavallo sconfigge il drago, un cigno concupisce la bella Leda. Nelle opere ispirate ai testi biblici, questo tema ha avuto un ruolo chiave. Ma è presente anche nei racconti mitologici con creature graziose, come il fido cane di Diana cacciatrice, con terrificanti fiere come l’aquila di Ganimede, o il forzuto toro, alter ego di Zeus, che rapisce la procace Europa. Poi ci sono gli uomini trasformati in bestie dalla maga Circe, tentatrice di Ulisse. Li vediamo, per esempio, nell’impressionante dipinto Orfeo incanta gli anomali, di Jan roos, pittore fiammingo del Seicento, conosciuto anche col nome di Giovanni Rosa. Simbologie e significati ridondano in tutte le opere, cento in tutto, esposte nella mostra allestita a Palazzo Martinengo di Brescia. Dieci sezioni dedicate a cani, gatti, uccelli, pesci, rettili e animali della fattoria, spesso raffigurati in compagnia dell’amico uomo. Come la bellissima tela Fenicottero del fiammingo Pieter Boel e la spettacolare natura morta Pesci e molluschi sugli scogli di Giuseppe Recco, uno dei principali artefici della “natura in posa”. Cani e gatti sono protagonisti in almeno due opere del bresciano Giacomo Ceruti, detto il Pitocchetto: Vecchio con cane carlino e Vecchio con gatto bianco. Nell’ultima stanza di questo “zoo artistico” ci sono, infine, gli animali esotici: scimmie, tigri, elefanti, struzzi, dromedari, e una serie di creature fantastiche, figlie della visionarietà più sfrenata degli artisti.
di Melissa Garzonio
(Fonte Settimanale F)
Pieter Boel, Fenicottero, 1645-50 ca. – Il filone dedicato ai grandi dipinti di uccelli d’acqua, tra cui i fenicotteri, era molto seguito, a Genova, nella colonia di artisti fiamminghi attivi in città.
Michele Pace, detto Michelangelo Pace da Campidoglio, Ritratto di levriero, 1667-1669 circa – Uno splendido esempio di quello che potremmo definire “genere animalista”, in voga nel tardo Seicento.
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Mostra “Gli animale nell’arte. Dal Rinascimento a Ceruti”
Palazzo Martinengo, Brescia.
Fino al 9 giugno 2019 – animalinellarte.it