Arriva il Natale da cani (con Canettone e Candoro) All’arancia o al salmone si acquista al supermercato

E a Milano c’è perfino un bistrot tutto per loro

L’uomo è il più fedele amico dei cani. Nessun errore, trattasi proprio di una inversione di tendenza, una svolta epocale come direbbero quelli saggi.

Arriva Babbo Natale, poi ci sarà Santo Stefano e San Silvestro, a seguire la Befana, la pancia si fa capanna, ricchi premi e cotillons per tutti, di qualunque età ma c’è qualcuno che ha voluto pensare anche ai quadrupedi, nel senso di cani. Perché non curarsi anche di loro, un dolce fine pasto per rendere allegra la ciotola di carne, pesce azzurro, tonno, coniglio e affini? Ci hanno pensato a Brescia, nei locali della Doggye Bag, la pasticceria artigianale per cani. Basta cambiare una consonante e i giochi sono fatti, si va di Candoro e di Canettone assai simili agli originali, quelli con la P, reperibili dovunque.

Trattasi di roba a prova di segugio affamato, zucchero, (ahimè) burro, (ahimè bis) sale, grano tenero, uova, prevista l’aggiunta di arancia e anatra per il canettone, un premio massimo sotto l’albero, dove si spera che lo stesso fedele non abbia, però, lasciato il souvenir.

In elenco anche palle di neve e leccornie varie di cui allego tariffario per rendere maggiormente l’idea e la spesa eventuale: Candoro di Natale: 14.90 euro, Canettone Gourmet al Salmone: 14.90 euro. Canettone Gourmet all’Arancia: 9.90 euro. Can Candy di Natale: 4 euro. Christmas Bone: 8.50 euro. Christmas Stars: 7 euro. Delizia Natalizia Black:9 euro. Delizia Natalizia White: 9 euro. Dicembrini: 6.50 euro. Ginger Bread: 5 euro. Alberelli di Natale: 7 euro. Rudolf: 8 euro. Canbelle: 8 euro. Palla di Neve: 5 euro.

Ma non mi fermo qui, scodinzolo a Milano, nel sito di via Mantegna, civico 9, l’insegna dice Dog’s Bistrot, titolare Francesco Montanari e c’è perfino uno chef, sì, proprio così, si chiama Lorenzo e, mentre a casa va di pastasciutte e intingoli, nel Bistrot si dedica a cucinare cibi per cani di ogni tipo, comprese le improbabili richieste vegane, uova di gallina, soia secca e grano saraceno necessarie a comporre biscotti per l’ignaro quadrupede che non ha ancora fiutato i gusti dei propri padroni.

Ma Lorenzo ha in cucina tutti gli ingredienti per preparare anche torte furbissime: niente cioccolato, niente strutto, burro, margarina, uvetta e roba del genere pericolosissima per i cani, ma farina di grano saraceno, parmigiano come addensante, acqua zucchero, zucchine come colorante, niente sale, formaggio filadelfia come glassa, roba da leccarsi il muso e guaire all’infinito. Si va di prenotazione, ogni cane ha i suoi gesti e i suoi gusti, oltre l’osso c’è la polpa, non si vive di sole scatolette, ormai la tavola, ehm, la ciotola deve avere la sua dignità. E attenti a non fare i furbi nelle porzioni natalizie. Se pensate che i cani non sappiano contare, provate a mettervi tre biscotti in una tasca e poi dategliene soltanto due. Vedrete come reagirà. Per restare nel tema, si preannuncia il grane canone di fine d’anno.

13 dicembre 2018

(Fonte IL GIORNALE)